
Nel Decreto del 28 Febbraio, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha introdotto nuove misure per la gestione della pesca dei piccoli pelagici nel Mediterraneo, focalizzandosi sul Mare Adriatico. Le disposizioni mirano a mantenere un equilibrio tra la sostenibilità degli stock ittici e le necessità della flotta peschereccia, garantendo così un futuro più sicuro per le risorse marine.
Regolamentazione e contesto normativo
Le nuove misure si inseriscono in un sistema normativo che combina regolamenti europei e nazionali, con l’obiettivo di stabilire linee guida precise per la pesca dei piccoli pelagici. Tra i principali riferimenti normativi troviamo:
- Regolamento (UE) 2023/2124: stabilisce le disposizioni per la pesca nella zona di applicazione della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM).
- Raccomandazione CGPM/44/2021/20: piano di gestione pluriennale per il Mare Adriatico (GSA 17 e 18).
- Raccomandazione CGPM/47/2024/4: impone un limite di cattura per il 2025 e nuove norme per il controllo delle catture.
- Regolamento (UE) 2025/219: stabilisce le possibilità di pesca applicabili nel Mediterraneo e nel Mar Nero per il 2025.
Quote di cattura e gestione degli stock
Le misure per la pesca dei piccoli pelagici nel Mediterraneo, in particolare per acciughe (Engraulis encrasicolus) e sardine (Sardina pilchardus), definiscono un tetto massimo di catture, basato sui dati storici per ogni Stato membro. Le disposizioni principali riguardano:
- Un limite di cattura per acciughe e sardine, differenziato in base alle diverse aree di gestione (GSA 17 e 18 per l’Adriatico, GSA 12-16 per lo Stretto di Sicilia, GSA 8-11 per il Mar Tirreno e GSA 19-21 per il Mar Ionio).
- Un massimale della capacità della flotta per le imbarcazioni autorizzate alla pesca con reti a circuizione e da traino pelagiche.
- L’aggiornamento delle liste delle imbarcazioni autorizzate, come indicato nei decreti direttoriali del 3 luglio 2024.
Controllo e sostenibilità
Il controllo delle catture è uno degli aspetti cruciali per garantire la sostenibilità. Secondo il Regolamento (UE) 1380/2013 e il Regolamento Delegato (UE) 1392/2014, le misure includono:
- L’obbligo di sbarco per evitare lo scarto delle catture non desiderate.
- Un rafforzamento del monitoraggio tramite il sistema di punti per le infrazioni gravi alla licenza di pesca (DM 26 luglio 2017).
- La tracciabilità delle catture per garantire il rispetto delle quote assegnate.
Implicazioni per il settore
Le nuove misure per la pesca dei piccoli pelagici nel Mediterraneo pongono sfide per il settore della pesca, ma al tempo stesso offrono opportunità per un futuro sostenibile. Le tecnologie avanzate per il monitoraggio delle catture e una gestione responsabile delle risorse marine consentiranno di proteggere l’ecosistema marino e garantire la continuità delle attività di pesca.
Queste disposizioni fanno parte di una strategia più ampia per tutelare gli stock ittici nel Mediterraneo, assicurando la sopravvivenza delle comunità di pescatori e un futuro migliore per l’intero settore.
Di seguito il Decreto : MASAF-2025-0095133