Promozione e Sviluppo di Nuove Filiere nella Pesca del Tonno
VISTO il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE) n. 2371/2002, (CE) n. 811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n. 2115/2005, (CE) n. 2166/2005, (CE) n. 388/2006, (CE) n. 509/2007, (CE) n. 676/2007, (CE) n. 1098/2007, (CE) n. 1300/2008, (CE) n. 1342/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 404/2011 della Commissione dell’8 aprile 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca;
VISTO il regolamento (UE) n.1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013, relativo all’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, recante modifica ai regolamenti (CE) n. 1184/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio ed in particolare l’art. 7 “Obiettivi delle organizzazioni di produttori”;
VISTO il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 354/22 del 28 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n.1954/2003 e (CE) n.1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione n. 2004/585/CE del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) 2023/2053 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 settembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 238/1 del 27 settembre 2023, che istituisce un piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo, modifica i regolamenti (CE) n. 1936/2001, (UE) 2017/2107 e (UE) 2019/833 e abroga il regolamento (UE) 2016/1627;
VISTO il regolamento (UE) n. 2017/2107, del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 315/1 del 30 novembre 2017, che stabilisce le misure di gestione, di conservazione e di controllo applicabili nella zona della convenzione della Commissione internazionale per la conservazione dei tunnidi dell’Atlantico (ICCAT), e che modifica i regolamenti del Consiglio (CE) n. 1936/2001, (CE) n. 1984/2003 e (CE) n. 520/2007;
VISTA la raccomandazione ICCAT n. 22-08, che modifica la Raccomandazione ICCAT n. 21-08 concernente un piano di gestione pluriennale per il tonno rosso nell’Atlantico Orientale e nel Mediterraneo;
VISTO il regolamento (UE) n. 2023/2842 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 che modifica i regolamenti (CE) n. 1224/2009, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e i regolamenti (UE) 2016/1139, (UE) 2017/2403 e (UE) 2019/473 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli nel settore della pesca;
VISTO il decreto ministeriale 27 luglio 2000 (G.U.R.I. n. 180 del 3 agosto 2000) recante la determinazione dei criteri di ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso;
VISTO il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154 (G.U.R.I. n. 146 del 14 giugno 2004), che ha modernizzato il settore pesca e dell’acquacoltura, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38;
VISTO il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 (G.U.R.I. n. 26 del 1° febbraio 2012) recante “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura”, a norma dell’art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96;
VISTA la legge 3 agosto 2017, n. 123 (G.U.R.I. n. 188 del 12 agosto 2017), concernente la conversione, con modificazioni, del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno;
VISTO il decreto direttoriale n. 8876 del 20 aprile 2018 (G.U.R.I. n. 114 del 18 maggio 2018), sulla ripartizione dei contingenti nazionali di cattura per il triennio 2018-2020;
VISTO il decreto ministeriale n. 210 del 16 maggio 2019, contenente ulteriori disposizioni per la campagna di pesca del tonno rosso 2019;
VISTO il decreto ministeriale n. 235 del 30 maggio 2019, sull’assegnazione di quote individuali di cattura alle tonnare fisse di cui alla tabella A del predetto decreto ministeriale n. 210 del 16 maggio 2019;
VISTO il Piano Annuale di Pesca e di Capacità (2024) trasmesso alla Commissione europea il 2 febbraio 2024, con il quale l’Amministrazione, in ragione del richiamato contingente nazionale di cattura assegnato per il 2024, ha richiesto nel rispetto dei suddetti obblighi sovranazionali la conferma dei medesimi massimali di operatori autorizzabili in ciascuno dei settori professionali già riconosciuti a valere sulla precedente campagna di pesca 2023, nonché l’ampliamento del segmento di flotta della piccola pesca da autorizzare alla cattura bersaglio del tonno rosso;
VISTO il decreto direttoriale n.178183 del 18 aprile 2024 recante “Campagna di pesca del tonno rosso 2024”:
VISTO l’articolo 7 del predetto decreto direttoriale “Promozione e sviluppo di nuove filiere”;
VISTO in particolare l’articolo 7 comma 6 del predetto decreto che prevede per la futura campagna 2025 sarà individuato un plafond di 40 tonnellate che rappresenterà una riserva premiale da assegnare, in quota percentuale e fino ad un massimo di 15 tonnellate, agli operatori titolari di quota individuale di cattura che dimostrano entro il 31 ottobre 2024 di aver stipulato tra loro un accordo commerciale di filiera;
VISTO in particolare l’articolo 7 comma 6 del predetto decreto che rimanda ad un successivo decreto direttoriale la determinazione delle modalità di attribuzione ed i criteri di assegnazione della riserva premiale;
RITENUTO di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 7 comma 6 del decreto direttoriale n.178183 del 18 aprile 2024
DECRETA
Articolo 1
Modalità e criteri di assegnazione della quota prevista all’art.7 del decreto direttoriale n.178183 del 18 aprile 2024 “Promozione e Sviluppo di Nuove Filiere nella Pesca del Tonno”
- Per ottenere la riserva premiale di quota prevista al comma 1 dell’articolo 7 del decreto direttoriale n. 178183 del 18 aprile 2024, gli operatori titolari di quota individuale di cattura del tonno rosso devono dimostrare di aver stipulato, entro il 31 ottobre 2024, un accordo commerciale di filiera, come previsto dal comma 3 dello stesso articolo.
- L’istanza di assegnazione della quota premiale, redatta sulla base del modello allegato 1 al presente decreto e corredata dal documento di riconoscimento del sottoscrittore, dovrà essere trasmessa, a pena d’inammissibilità, alla Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura esclusivamente all’indirizzo PEC aoo.pemac@pec.masaf.gov.it entro e non oltre il 17 marzo 2025, all’istanza dovrà essere allegata la seguente documentazione:
a) Accordo commerciale di filiera sottoscritto alla data del 31 ottobre 2024;
b) lista degli operatori titolari di quota tonno rosso assegnatari di quota nel 2024 che hanno sottoscritto l’Accordo. Per ciascun dei predetti operatori dovrà essere indicata la percentuale di quota premiale da assegnare;
c) identificazione degli altri operatori commerciali coinvolti nella filiera agroalimentare, considerata come l’insieme delle fasi di prelievo, produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione del prodotto che hanno sottoscritto l’Accordo;
d) delega alla sottoscrizione e presentazione dell’istanza redatta sulla base dell’allegato 2 al presente decreto;
e) dettagli relativi all’eventuale marchio condiviso, anche se non formalmente registrato. - Le richieste prive o carenti della documentazione indicata nei precedenti punti a, b, c e d saranno considerate non ammissibili.
- Il plafond di 40 tonnellate sarà distribuito in quota percentuale, fino a un massimo di 15 tonnellate per operatore, tra i titolari di quota individuale di cattura, in proporzione alle domande presentate e ritenute idonee. La quota premiale verrà assegnata a condizione che gli operatori titolari di quota di tonno rosso per la campagna 2024 risultano titolari di quota individuale di tonno rosso per la campagna dell’anno 2025;
- Gli accordi commerciali che prevederanno l’uso di un marchio condiviso, anche se non registrato, beneficeranno, oltre alla premialità di cui al comma 1, anche di una concessione una tantum di 2 tonnellate di quota aggiuntiva come previsto dal comma 5 dell’art.7 del decreto direttoriale n.178183 del 18 aprile 2024.
- All’esito delle istruttorie con decreto direttoriale è adottata la graduatoria degli Accordi commerciali di filiera ammessi ed individuata la quota premiale assegnata a ciascun operatore titolare di quota individuale di cattura del tonno rosso sottoscrittore dell’Accordo.
Il presente provvedimento è pubblicato sul sito internet del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Per il documento integrale: MASAF-2025-0095502