Lo scorso mercoledì 22 gennaio 2025, ANAPI Pesca ha partecipato all’incontro presso la sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) a Roma, per discutere il contenimento della diffusione del Granchio Blu (Callinectes sapidus).
Origini e impatto del Granchio Blu in Italia
Specie aliena nel Mar Mediterraneo, il Granchio Blu è originario delle coste atlantiche dell’America e sta proliferando lungo le coste dell’Adriatico, vicino a lagune ed estuari. Monitorata sin dal 2021, la sua diffusione ha avuto un impatto significativo sugli ecosistemi, causando il deterioramento delle reti da pesca, la predazione su mitili e ostriche e mettendo a rischio la piccola pesca artigianale e i sistemi di acquacoltura ecosostenibile.
Il Piano di contenimento del Masaf e il Decreto-Legge 63/2024
Il Decreto-Legge n. 63 del 2024, noto anche come Disegno di legge C. 1946, introduce misure urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità e alla mitigazione dei danni causati dal Granchio Blu.
La Commissione Ministeriale si avvale del supporto tecnico di:
- Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
- Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
- Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria)
- Guardia Costiera
Strategia di contenimento e nuove opportunità economiche
Durante l’incontro, Enrico Caterino ha evidenziato come il Piano di Contenimento del Granchio Blu abbia un approccio sperimentale e adattivo, basato su:
- Interruzione del ciclo riproduttivo, catturando le femmine ovigere prima della posa delle uova.
- Smaltimento delle biomasse con conversione in farine animali per ridurre i danni alla pesca e all’acquacoltura.
- Creazione di un database nazionale per il monitoraggio delle segnalazioni e la gestione del fenomeno.
Con volumi di cattura pari a 630 milioni di tonnellate in Veneto e 936 milioni in Emilia-Romagna, il Granchio Blu rappresenta una risorsa per il settore ittico e la ristorazione, generando nuovi sbocchi commerciali.
Un approccio strategico per il futuro della pesca e dell’acquacoltura
Il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di affrontare il fenomeno non solo come una criticità, ma anche come un’opportunità per:
- Sostenere la pesca artigianale e l’acquacoltura.
- Coinvolgere imprese familiari, start-up e investitori privati.
- Favorire collaborazioni internazionali per la gestione della biodiversità marina.
“Ci sono attività familiari di generazioni che sono state seriamente compromesse, e la capacità di far recepire ai pescatori la centralità del loro ruolo e l’importanza della ricerca è una priorità. L’indirizzo generale deve essere condiviso a livello territoriale”, ha ribadito con forza il Ministro.
“Non ha senso interpretare ogni emergenza come criticità, ma piuttosto cercare di intervenire accompagnando il corso della natura attraverso strategie costruttive”, ha aggiunto.
Il Mediterraneo ospita oggi oltre 3.000 specie aliene, molte delle quali integrate nel nuovo ecosistema. In quest’ottica, l’invito ai cittadini è quello di collaborare con le istituzioni nel monitoraggio della specie.
Come segnalare la presenza del Granchio Blu
È possibile inviare segnalazioni all’Ispra tramite email all’indirizzo alien@isprambiente.it o contattare direttamente ANAPI Pesca all’indirizzo presidenza@anapipesca.it.